giovedì 2 giugno 2011

Intervista al Signor G

Come promesso pubblichiamo l'intervista a G.B., uno dei promotori e degli animatori del progetto Liberiassieme, che è culminato nella serie di iniziative delle due giornate del 13 e del 14 Maggio.

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Caro Gabriele, come nasce la vostra idea?

Don Domenico, A.L. ed io il 17 settembre 2010 siamo partiti per una “gita fuori porta”, mossi dalla comune passione per la Filosofia, alla volta di Modena dove per l’appunto, si teneva l’annuale Festival della Filosofia. Per inciso  l’evento, oramai di importanza nazionale, vede un week-end intero organizzato in conferenze, tenute dai massimi esponenti in materia, distribuite nei luoghi aperti e pubblici della città lungo tutto l’arco della giornata.
Galvanizzati dall’esperienza o forse ossigenati nel pensiero da una elasticità arborea che solo la Filosofia sarebbe stata in grado di fornirci, durante il viaggio di ritorno, così come in una sfida tra bambini “a chi la dice più grossa”, ci siamo chiesti “perché non organizziamo anche noi un Festival?”. E da lì abbiamo continuato a divagare in sogni che sembravano avere un sapore e un respiro inusuale.

E poi?

Inizialmente pensammo semplicemente a un impianto di conferenze da tenere in piazza a Castenaso, durante le quali far incontrare le persone perché insieme trovassero nuove soluzioni possibili a problemi comuni e inderogabili.  In primo luogo questo avrebbe risposto a una necessità sempre più evidente quale la progressiva individualizzazione degli enti attori della nostra società: portare le persone in piazza, in strada, fuori dalle proprie case sicure per andare verso la ricchezza che può dare solo la complessità e molteplicità dell’incontro.

L’idea aveva ormai preso forma.

A questo va aggiunto un aspetto fondamentale che contraddistingue il nostro progetto: i giovani.
La nostra prima volontà era quella di dimostrare in primis a noi, e poi anche alla realtà “adulta”, che siamo in grado di renderci attivi promotori e non solo passivi fruitori o ordinati e precisi esecutori. A tutto il paese di Castenaso l’esperienza di Estate Ragazzi è nota per la sua efficienza: “ottimi intrattenitori questi ragazzi! come fanno giochi e laboratori loro, pochi ne trovi!” Ma il pensiero, le idee e le voci di questi ragazzi dove sono, chi le ascolta?  L’obiettivo era quello di creare un Festival pensato, organizzato, voluto e proposto da giovani, per il mondo degli adulti.


E il Centro “Suelo” come ci entra?
L’idea nata fra noi ci piaceva tanto che decidemmo di parlarne in parrocchia ad amici, famigliari e conoscenti, e più ne parlavamo e più ci piaceva. Da un anno circa a Fiesso era stato inaugurato il Centro giovani “Suelo” (polo di raccolta per fascia d’età che varia dai 12 ai 30 anni per eventi culturali, musicali, laboratori creativi e tanto altro). Da tempo ormai nutrivamo il desiderio di una collaborazione tra le due realtà, lavorando entrambe nell’ambito dell’educazione giovanile. Presentammo quindi quest’idea in stadio embrionale a Emanuela Vita, responsabile del Centro, la quale da subito decise di lavorare assieme a noi perché potesse crescere e realizzarsi. A questo punto la prospettiva si arricchiva ulteriormente, infatti la nostra collaborazione in primis sarebbe stata segno delle nostre intenzionalità fondanti: le due realtà ben rodate ormai a lavorare con i propri ritmi e le proprie dinamiche individuali interne, sarebbero uscite dai propri confini, per incontrarsi, per costruire assieme qualcosa di nuovo.

E la partecipazione del Comune di Castenaso?

Il nostro progetto era una proposta e uno stimolo per l’intera cittadinanza e di conseguenza ci sembrò fondamentale rendere il Comune terzo protagonista attivo di questa iniziativa: la nostra idea aveva ambizioni a lungo termine: ci risultava importante riuscire a creare un luogo e un tempo d’incontro che negli anni diventasse una ricorrenza, un abitudine gradita, e il Comune sarebbe diventato garante di questa memoria storica, presente e svincolato dalle realtà e dinamiche singole della Parrocchia o del “Suelo”.

E poi?

Abbiamo ottenuto la collaborazione del Comune, ci siamo incontrati al Suelo e in Parrocchia per mesi (da Ottobre a Maggio), e il primo risultato che abbiamo portato a casa sono state le persone, le nuove relazioni e amicizie che sono nate. Poi ovviamente la realizzazione pratica di questo che era semplicemente un sogno nato tra le fantasticherie di un gruppetto di amici: “Festival LIBERIASSIEME 2011: festa dell’ambiente”.

Perché “Liberiassieme”?

Come abbiamo scritto sul nostro ManiFestival: “Liberi” per dare il nostro contributo diretto alla società, consci di avere il diritto e dovere di farlo, perchè non possiamo sprecare il privilegio della libertà, rintanandoci nel disimpegno e nella rassegnazione. “Assieme” perchè questi diritti e doveri sono realmente e pienamente esprimibili soltanto nella collaborazione, nel confronto di tutti gli attori sociali. Il tema trattato quest’anno è stato l’ambiente, tematica urgente che lo stesso Papa quest’anno ha toccato nel suo messaggio per la giornata della pace.

Com’è andata?

L’esperienza si è declinata su due giorni Venerdì 13 e Sabato 14 Maggio. Venerdì dopo l’apertura tenuta dall’assessore alle politiche giovanili Elena Turrini, è stata tenuta una conferenza in Parrocchia dal Professor Luca Falasconi, presidente di Last Minute Market (http://www.lastminutemarket.it), nonché docente della facoltà di Agraria, che ha trattato il tema dello spreco quotiano e ha presentato il suo progetto di recupero e ridistribuzione dei cibi a scadenza ravvicinata. Ha seguito la proiezione del film “Terra Madre” del regista Ermanno Olmi, documentario naturalistico, screening dello stato di salute del nostro Pianeta. Sabato ha visto il primo pomeriggio organizzato per i ragazzi delle elementari e medie, che attraverso giochi e laboratori hanno scoperto il valore del riciclo e del consumo sufficiente/intelligente lungo i parchi di Castenaso. L’iniziativa ha continuato al Suelo con una conferenza tenuta dal ingegnere Francesco Lalli, che in forma di Quiz ha sondato e in seguito nutrito le conoscenze del pubblico relative a tematiche ambientali quali inquinamento, energia, acqua, sfruttamento delle risorse. A questo ha seguito la conferenza tenuta da Gaetano Alessi (giornalista antimafia, vincitore nel 2011 del Premio nazionale di Giornalismo ‘Giuseppe Fava’; scrive per http://www.articolo21.org/, http://www.ideeradio.it/, Libera Informazione; è autore su PuntoRadio Bologna di "Ora D'Aria") che ha presentato un prospetto su quello che è l’attuale scenario delle Ecomafie in Emilia Romagna. La serata si è conclusa con un concerto e i saluti del Sindaco, al quale sono stati consegnati consigli e idee raccolte durante i due giorni. Aver raggiunto questo traguardo, seppur piccolo, avendo riscosso bassa adesione da parte della cittadinanza, ci ha rammentato una volta di più quanto necessario sia remare in questa direzione.

E ora?

Le potenzialità del progetto sono enormi, quindi non resta altro che rimboccarsi le maniche. Credo che il primo obiettivo dopo questa prima edizione, per l’anno futuro sia quello di rendere nota l’iniziativa, far girare la voce, trovare appoggio e adesione. L’obiettivo successivo sul quale personalmente punterei a lavorare è studiare l’evento perché come da progetto diventi occasione in cui le persone riescano ad esprimere la loro opinione.
Riscoprire quella piazza che aveva visto nascere la democratia della polis greca...

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